Giorgio Vasari, pittore e architetto, esponente di una pittura eclettica che segna il passaggio alla stagione manieristica, nasce il 30 luglio 1511 ad Arezzo e muore a Firenze nel 1574.
Più che per la sua produzione artistica, Giorgio Vasari è ricordato prevalentemente per la sua attività di storiografo e critico d'arte per le "Vite de più eccellenti pittori, scultori et architetti" di cui si ha una prima edizione risalente al 1550 ed una seconda del 1568 più ampliata.
Ancora giovanissimo divenne allievo di G. de Pierre de Marcillat, un pittore molto abile nel realizzare vetrate, successivamente si trasferì a Firenze per proseguire gli studi. Nel 1529 visitò Roma dove studiò le opere di Raffaello e degli altri artisti del Rinascimento romano; lo studio e l'ispirazione all'arte di Michelangelo e di Raffaello sono evidenti nelle sue opere pittoriche. Notevoli testimonianze delle sue migliori pitture si trovano in Palazzo Vecchio a Firenze, dove Cosimo I de’ Medici lo nominò Ministro dei beni culturali e gli ordinò, come architetto, di magnificare il potere mediceo con la creazione degli Uffizi, il Corridoio Vasariano e soprattutto trasformare l’interno di Palazzo Vecchio in una residenza principesca, a partire dalla realizzazione del magnifico Salone dei cinquecento con l’affresco sul soffitto del Trionfo del Principe e con i grandiosi affreschi sulle pareti a celebrare le vittorie di Cosimo sulle città Toscane. Durante il suo intervento in Palazzo Vecchio, nel 1570 Francesco, il figlio di Cosimo volle uno spazio soltanto per sé, per coltivare le sue passioni, quali l’arte e l’alchimia. Qui il genio di Vasari partorisce uno spazio non grande ma di enorme impatto artistico. Questa stanza realizzata al primo piano di Palazzo Vecchio è a forma di scrigno, ed è completamente affrescata dai migliori pittori dell’epoca e, coperti dai dipinti ci sono cassetti e sportelli segreti per contenere il materiale per gli esperimenti.
Dopo aver accumulato una considerevole fortuna, sia come pittore che come architetto, Giorgio Vasari ritornò ad Arezzo dove costruì nel 1547 una bella casa in città, l’artista ne decorò le pareti e le volte con dipinti. Oggi questa casa è stata adibita a museo.