
Il museo deve la sua fama alla straordinaria raccolta di opere Michelangiolesche che raccoglie al suo interno. Uno scrigno che comprende anche una collezione di pittura fiorentina dal XIV al XVI sec., gipsoteca ed un prezioso insieme d’icone russe.
La Galleria nacque nel 1784 per volere del Granduca Pietro Leopoldo. Obiettivo, offrire agli allievi della contigua Accademia delle Belle Arti, opere mirabili su cui esercitarsi. In questo senso, furono scelte unicamente opere di scuola fiorentina, l'unica capace di comunicare l'arte.
Nel 1841 le opere presenti nel Museo furono ordinate. Poi, nel 1873, l’arrivo del capolavoro per eccellenza: il David di Michelangelo.
Il Maestro, allora ventiseienne, scolpì la statua dal 1502 al 1504, ricavandola da un enorme blocco di marmo già abbozzato da altri due scultori. I quali, però, abbandonarono il lavoro ritenendo il marmo inadatto ad essere scolpito.
Il David fu realizzato su commissione, per rispondere alla richiesta di un'opera di significato religioso da porre in Duomo. Le vicende politiche dell'epoca cambiarono il corso della storia, portando il David di fronte a Palazzo Vecchio, dove restò fino al suo definitivo trasferimento all'Accademia. Da dove non si è più mosso. Anche nel corso dell'ultima guerra mondiale il David rimase al suo posto, protetto da una calotta in cemento e mattoni.