
E’ il più antico della città e, fino alla costruzione del Ponte alla Carraia (1218), è rimasto l'unico ponte di Firenze.
Già ai tempi della Florentia romana, nelle immediate vicinanze del Ponte Vecchio, sorgeva un ponte in legno, che - nel 123 a.c. - venne sostituito da un altro in pietra.
A partire dal XIII secolo il ponte si animò di botteghe artigiane, per la maggior parte macellerie, fatte poi trasferire nel 1593 dal Granduca Ferdinando I a causa del cattivo odore emanato.
Il Granduca, grazie anche al pagamento del doppio di affitto, fece stabilire sul ponte le botteghe orafe, ancora oggi caratteristica di Ponte Vecchio.
Nel 1944 i Tedeschi, che avevano occupato Firenze, fecero saltare tutti i ponti sull'Arno, tranne il Ponte Vecchio, che fu risparmiato a scapito dei quartieri limitrofi, sistematicamente rasi al suolo dalla follia nazista.