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Campanile di Giotto

A seguito della nomina a capomastro per i lavori della costruzione della nuova cattedrale, Giotto iniziò la costruzione del Campanile, senza comunque vedere mai la fine dei lavori.

Alla scomparsa del Maestro, la direzione dei lavori (1337-1348) passò ad Andrea Pisano. Un percorso che, alla fine, fu terminato dall'opera Francesco Talenti, che consegnò alla città un vero capolavoro di fioritura gotica.

Il Campanile di Giotto, alto 85 metri e largo alla base meno di quindici, fu costruito in soli trent'anni, costando alla città settantamila mila fiorini. Cifra che i fiorentini pagarono volentieri, per avere - come le ‘rivali’ Siena e Pisa - un monumento che annunciasse la città da lontano.

I tre capomastri si avvalsero della collaborazione di insigni artisti per l'abbellimento del Campanile, come  Luca della Robbia e Donatello, che decorarono il campanile - completamente ricoperto di marmo in tre colori, rosso di San Giusto, bianco di Carrara e verde del Monte Ferrato - con sculture ed intagli marmorei.

Il Campanile di Giotto e il duomo

Davanti a loro si ergeva l’inconfondibile sagoma di un campanile, il secondo dei tre edifici che componevano il complesso della cattedrale. Il campanile di Giotto non lasciava dubbi sul fatto che appartenesse alla chiesa che gli stava a fianco.

Il Campanile di Giotto visto dall'interno

Langdon si era sempre stupito che la struttura snella del campanile fosse rimasta in piedi per tutti quei secoli, resistendo a terremoti e intemperie, soprattutto sapendo quanto era pesante la sua sommità rispetto alla base, con la cella campanaria che sorreggeva le oltre nove tonnellate delle campane.

Il Campanile di Giotto e il duomo Il Campanile di Giotto e il duomo
Il Campanile di Giotto visto dall'interno Il Campanile di Giotto visto dall'interno